LA GRANDE FAMIGLIA MRSOCCER 5: MARCO MURENU

Ciao a tutti, sono Marco Murenu, sono stato collaboratore per la Mr Soccer 5 per 6 anni, dall’ottobre 2012 a giugno 2018.

Ringrazio anzitutto Cristina e Giacomo per avermi dato quest’opportunità e la possibilità di raccontare la mia esperienza alla Mr Soccer 5, un’esperienza che mi ha dato tantissimo, che mi ha fatto crescere umanamente e professionalmente, che mi ha dato la possibilità di conoscere tantissime persone e ricoprire diversi incarichi, dal cronista al referente-commissario di campo, senza dimenticare la mansione che più mi ha formato, quella di formatore, responsabile e coordinatore dello staff dei cronisti. Sei anni non si dimenticano, possono sembrare pochi ma sono stati lunghi ed intensi, ho visto una costante evoluzione della Mr Soccer 5, basti pensare che quando iniziai, esisteva solamente il Quartu League.

Provo a raccontare, senza dilungarmi troppo, la mia esperienza in questa che è stata, è, e sarà sempre una grande famiglia, dove i rapporti umani sono alla base di ogni cosa. Tutto ha inizio nell’ottobre 2012, risposi ad un annuncio sul web in cui si cercava un collaboratore-cronista, feci il colloquio con Giacomo e Cristina, accettai e quindi iniziai; in quel periodo non c’era un cronista, la stagione era appena cominciata, si giocava tutti i giorni all’impianto di via Pessina. La mia mansione era quella di seguire le partite, dare i voti, e scrivere una breve cronaca, per poi trasferire il tutto nel giornalino settimanale, pubblicato il lunedì successivo. Non era semplice, seguire una partita di calcio a 5, per me nato e cresciuto col calcio a 11, era una novità, non conoscevo le regole, ma presto il mio occhio prese confidenza, mi ambientai, mi creai un metodo di lavoro, imparai a conoscere presto il torneo, i giocatori, le squadre, con un grande sforzo riuscii a carburare, dando vita a cronache e pagelle precise e agevoli.

La stagione successiva, 2013-14, è stata sicuramente la più intensa, aumentarono le partite, la qualità del Quartu League toccò il suo apice (la serie A di quella stagione, ma anche la B e la C2, furono di altissimo fascino e competitività). Procedevo ormai spedito come un treno, non era semplice (specie nel periodo invernale), ma avevo la piena fiducia e l’appoggio di Giacomo e Cristina e le mie cronache (da quell’anno non più sul giornalino, ormai messo da parte, ma pubblicate subito sul sito internet), ricevevano tanti riscontri, per mia fortuna più positivi, ma anche le critiche servivano. Nel raccontare le partite, il mio giudizio si basava univocamente a quel che succedeva in campo, non esistevano amici o nemici, antipatie o simpatie, mettevo in primo piano il comportamento e la valutazione era pratica, avevo sviluppato il mio personale metro di giudizio e raccontavo le gare vivendole intensamente, con tanta passione, trasferendo il tutto nelle cronache. Rigore e scrupolo, con la fortuna di essere supportato da buone capacità mnemoniche e di osservazione, e un motto che divenne quasi una regola, volevo che il lettore, nel leggere le mie cronache, avesse modo di “vedere” la partita e le azioni, come se fosse presente al campo, sulle tribune.

Negli anni successivi sono nati nuovi tornei, le partite sono aumentate, presto si è creato un nutrito team di cronisti, nelle cronache si sono sviluppate alcune novità, come l’inserimento degli assist, dato non da poco e per nulla semplice data la rapidità del gioco e la necessità di dover, al contempo, vedere le azioni e prendere appunti. È stata importante, quando non si coglieva qualche dato, la collaborazione dei direttori di gara, dei giocatori e degli addetti ai lavori.

Nel settembre del 2016, Giacomo e Cristina mi propongono un compito nuovo, lusinghiero ma oneroso allo stesso tempo, ovvero diventare responsabile e coordinatore dei cronisti, nonché formatore per i possibili nuovi ingressi. Alle mansioni di cronista e di responsabile, si aggiunse pure quella di referente-organizzatore, questo mi ha dato modo di poter entrare più a fondo e capire meglio tutte le dinamiche che ci sono alla base dell’organizzazione dei tornei, cosa molto difficile. Ero il tramite tra i cronisti e Giacomo e Cristina, questo ha anche permesso di sviluppare una conoscenza più approfondita con tutte le persone con cui collaboravo, oltreché di poter trasmettere la mia esperienza e le mie conoscenze ai colleghi cronisti, coordinandoli e valutandone il corretto operato. Gioco di squadra, questo era il concetto chiave, la formula delle cronache subiva variazioni (in quella stagione, per esempio, diminuimmo la lunghezza delle cronache e inserimmo le interviste a fine gara, ma ci fu anche l’inserimento dei dati in tempo reale nell’applicazione “diretta live”).

Questo fino all’aprile 2018, quando comunicai a Giacomo e Cristina la mia decisione di dover lasciare la società Mr Soccer 5 a fine stagione, decisione sofferta perché lasciavo una seconda famiglia, di cui sono diventato, dal 1 giugno 2018, il primo sostenitore. Ho conosciuto tantissime persone in quei sei anni, ho vissuto tanti bei momenti, professionalmente e umanamente ho ricevuto molto, ringrazio ancora tutti quanti, da Giacomo a Cristina, da Mario e Andrea Tocco, da Gianluchino Fanari a signor Gianni, il compianto Toto e tanti altri. E voi, gentili appassionati di calcio a 7 e calcio a 5, divertitevi e continuate a giocare, sono questi i migliori tornei amatoriali di calcetto dell’hinterland cagliaritano. Un’ esperienza di lavoro e di vita.

Un abbraccio forte, Marco