Cronaca

Ellebi Peugeot si illude sul 3-0 ma nella ripresa Delogu Legnami rimonta sull’asse Serrau-Perra e vince 5-3

Delogu Legnami inizia malissimo, va sotto di tre reti nei primi venti minuti, poi grazie ai colpi dei suoi solisti rimonta e, seppur con grande fatica, solo nel finale riesce a vincere una gara che alla vigilia sembrava una passeggiata. I giallo-blu di Francesco Delogu si sono imposti per 5-3 su Ellebi Peugeot, nel match delle 22 valevole per la tredicesima giornata di serie A del Cagliari League divisione Quartu; con questo successo, Delogu Legnami balza in vetta alla classifica, a pari punti con Consulenza Impresa, ma sul piano del gioco e dell’atteggiamento i giallo-blu hanno fatto registrare non uno ma due passi indietro. La vittoria è legittimata dai cinque legni colpiti, ma a nostro avviso Ellebi Peugeot ha giocato molto meglio, è parsa più squadra, è parsa più determinata, più concentrata, e avrebbe meritato di tornare a casa con qualcosa tra le mani. Insomma, i quasi venti punti di differenza in classifica non si sono certamente visti. Delogu Legnami ringrazia Agostino Serrau e Manuel Perra, autori rispettivamente di una tripletta e di una doppietta, mentre per Ellebi Peugeot è da sottolineare l’ottima prestazione di Giacomo Ligas. Non dimentichiamo, gentili appassionati, che la competizione si avvale della preziosissima sponsorizzazione di Delogu Legnami, Consulenza Impresa, Ristorante Il Gusto dello chef Emilio Cannas, Tipografia del Campidano.

LE PAGELLE – DELOGU LEGNAMI C7

Marco Brunetti: 6.5. Guizzo in apertura di gara su Pontis, ma l’intervento più importante e difficile lo realizza ad inizio ripresa su Ligas, poteva portare Ellebi sul 4-2 e sarebbe stata davvero dura rimontare a quel punti.

Alessandro Cabasino: 6. Come tutta la squadra, e la difesa soprattutto, partecipa al sonnellino del primo quarto d’ora, Pontis si inserisce e lo fucila due volte, la seconda coincide con l’unghiata dello 0-3. Passata la buriana, è uno dei primi a suonare la sveglia, suggerisce per il 3-1 di Perra e nella ripresa va a un passo dal gol facendo tremare la traversa con una fucilata da venti metri.

Alberto Porceddu: 6.5. Nel primo tempo pareva ibernato, Ligas e soci lo hanno rivoltato come un calzino, e nemmeno una reazione. Bravo però a non mollare, nella ripresa cava fuori l’arma dell’esperienza e cresce notevolmente, apparendo tra i più solidi nonostante per poco non combini una frittata in tandem con Giannasi. Numerose chiusure e azioni impostate, tra cui il contropiede del 3-3.

Davide Salis: 6. La sceneggiatura della sua gara nel primo quarto d’ora potrebbe diventare materiale per un prossimo film di Dario Argento. Se fosse ancora vivo, anche Hitchkook si farebbe vivo. Deconcentrazione o svagatezza? Dalla sua zona piovono meteoriti, Moretti e Pilleri vanno a sbattere sul palo, poi non fa un minimo di opposizione su Moretti consentendogli di calciare a rete, proseguendo c’è il pacco dono per il 2-0 di Ligas e la partecipazione al presepe generale nell’azione dello 0-3. Salva a stento la pagella con i due assist per Serrau e qualche miglioria nella ripresa.

Agostino Serrau: 8.5. Gioca da solo, è un dato inconfutabile, ma è dotato di un sinistro fatato, che difficilmente perdona. Ci volevano i colpi del singolo, del fuoriclasse, per levare la Delogu band dalle sabbie mobili, Ago confeziona i tre punti in rimonta con una tripletta da urlo, tre reti di grandissima fattura tecnica. Se non fosse stato pure sfortunato (tre legni colpiti!) il bottino sarebbe potuto essere più consistente. Intanto tocca quota 14 centri.

Manuel Perra: 7.5. Parte lento, anzi lentissimo, un tic-toc soffuso, appena accennato, nella linea di metà campo, ma gli avversari zampettano mentre lui passeggia. Però, nel momento peggiore, trova il guizzo per avviare la riscossa, preludio ad una ripresa di ben altra qualità, centra un palo, alza il ritmo avanzando di almeno dieci metri il raggio d’azione e trova la doppietta allo scadere.

Giulio Ledda: 5.5. Inglobato dalla tenaglia difensiva dei gialli, è malinconicamente isolato, i compagni quasi lo ignorano e lui non ha un cordone ombelicale con cui nutrirsi e fare male. Qualche volta riesce a liberarsi, qualche volta conclude ma non inquadra lo specchio, si toglie almeno lo sfizio di porgere a Perra l’assist del 5-3. Tra il Giulio di Mesa Surgelati e questo, ci sono quattro oceani di differenza.

Massimo Giannasi: 6. Si presenta in avvio di ripresa con un diagonale rasoterra che sibila il palo lontano per questione di centimetri. Non sfigura e non demerita, tutto sommato fa il suo, in combutta con Porceddu rischia di far andare Pontis verso il 2-4.

Piergiorgio Melis; Francesco Delogu: 6. Come mai un simile approccio mentale alla gara? Come mai questa deconcentrazione? Impegno sottovalutato, avversario sulla carta semplice, poca voglia di impegnarsi, la convinzione di arrivare al gol prima o poi; tutte motivazioni plausibili, nessuna giustificabile, una squadra che lotta per vincere ed è prima non può permettersi di regalare venti minuti come successo ieri, regalati tra l’altro in maniera incomprensibile.

LE PAGELLE – ELLEBI PEUGEOT

Riccardo Angelo: 7. Deve chinare la testa cinque volte e non ha alcuna colpa, Serrau è un demonio nel piazzare la palla laddove nessuno può arrivare; neppure la benevolenza degli amici legni è servita per portare a casa punti. Gran intervento su un sinistro di Serrau a giro.

Fabio Lai: 6. Bene per tre quarti di gara, presidia con gran attenzione la difesa, non lascia spazi a Ledda e soci, qualche volta sceglie la carta dell’anticipo; inevitabile calo nel quarto d’ora finale, senza ricambi è dura reggere, sul 3-4 gli è completamente mancata la forza per andare a chiudere su Serrau.

Vittorio Alessandro Moretti: 7. Bellissima partita, se pure nella ripresa avesse tenuto più continuità come fatto nel primo tempo, chissà come sarebbe andata a finire. avvio indimenticabile, una verticalizzazione ad hoc per Pilleri e il grandissimo gol dell’1-0, un autentico jolly. Un calo nella parte centrale e un bel finale con alcune pregevoli aperture.

Giacomo Ligas: 8. Giusto applicare il principio della turnazione, tutti devono rifiatare e uscire, ma il politically correct ieri sera lo avremmo lasciato volentieri nel cassetto: proprio lui non doveva uscire nel secondo tempo, e specialmente nel momento in cui il forcing di Delogu si è fatto intenso. Non è un caso che il 3-3 e il 4-3 siano giunti quando lui si è accomodato in panchina. Migliore in campo in assoluto, bello il gol, fantastico l’assist per Pontis, Brunetti gli nega il 4-2 al termine di un grandioso spunto sulla sinistra; in più, un costante ed eccellente lavoro di copertura, regia e impostazione, ha corso come dovesse allenarsi per la mezzo fondo.

Nicola Pontis: 7. Fa le prove generali del gol in apertura, circa due minuti dopo fa bingo rubando tempo e fiato a Cabasino e Brunetti. Attaccante mobilissimo e imprevedibile, sempre in agguato, si danna l’anima e specie nel finale di gara tiene sotto scacco la difesa avversaria.

Antonio Pilleri: 5.5. Molto bene nei primi venti minuti, grossa sfortuna per il palo colto in apertura, sulla destra spinge bene e mette lo zampino nell’azione del 3-0. Purtroppo non regge i ritmi alti, si perde Perra nell’azione del 3-1 e nella ripresa va decisamente in affanno, anche se non molla mai. Stanco e mal piazzato in occasione del terzo e del quinto gol giallo-blu.

Andrea Bolognese: 6.5. Pronti via e nei primi tre minuti si rende protagonista di due cavalcate sulla sinistra con cui semina avversari come fossero birilli. Anche lui ha podismo da vendere e lo applica ad un buon senso tattico, sicuramente prova più che positiva, nonostante nella ripresa abbia accusato un evidente calo. Importante una chiusura in anticipo su Ledda. Curiosità, ma quanti allunghi avrà fatto?

Marco Murenu