12 anni di storia, la grinta e la perseveranza dei fratelli Fontanarosa

Benvenuti amici calciofili, stamattina vi raccontiamo una delle storie più interessanti della magia del Quartu League: la storia di due fratelli, Stefano e Massimiliano Fontanarosa, che hanno iniziato in sordina, e con pazienza e oculatezza hanno costruito una squadra vincente, passando da delusioni, talvolta anche cocenti, e arrivando dopo un decennio a raccogliere quei frutti che sono sotto gli occhi di tutti.

I due fratelli iniziano il loro cammino con un gruppo di amici, e, tra gli altri compagni di squadra, ve ne sono due che hanno partecipato a molte delle successive avventure, ovvero Fabrizio Cera e Massimiliano Carta, quest’ultimo è proprio il presidente della primissima squadra, denominata Pante e i suoi Fratelli, in cui Pante sta proprio per l’appellativo dato all’estremo difensore che ha iscritto la squadra al 5° Quartu League, pensate, parliamo del 2008-09, questo gruppo che vuole soprattutto trovare un ulteriore luogo ricreativo per stare insieme settimanalmente, riesce ad andare oltre al semplice svago e centra al primo tentativo la promozione alla massima serie, dove a quei tempi c’era da sgomitare, lottare, sudare e sputare sangue.

L’anno del debutto in A non è una passeggiata, certo, ma l’avventura è stata vissuta con orgoglio e determinazione, malgrado le prestazioni non siano deludenti, l’esito del campo è impietoso: retrocessione in serie B, in un campionato massacrante, con ben 15 squadre e 28 incontri, e 4 formazioni destinate a scendere di categoria, e la beffa sta nel fatto che gli arancio arrivano quartultimi.

I veri guerrieri quando cadono si rialzano, ecco una nuova squadra per una nuova avventura: nasce la Pumas FC, la nuova formazione vede in rosa anche il bomber Donatello Pitzalis, grosso colpo dei fratelli Fontanarosa, la promozione in A viene centrata pienamente, purtroppo vincere il campionato cadetto non è possibile, troppo forte quella macelleria Marcias che poi vincerà anche il titolo assoluto. Il colpaccio che viene fatto dagli astuti fratelli sta proprio qua: vengono adocchiate due stelle di quella squadra che ha appena vinto tutto, Marco Sireus e Mauro Corona passano alla corte di Sir Stefano e Sir Massimiliano Fontanarosa. Purtroppo non sempre un insieme di grandi giocatori forma una grande squadra, tra squalifiche e infortuni, qualche inatteso addio, ecco che una formazione costituita per vincere, si sgretola inesorabilmente, fino ad arrivare alla beffa del ritiro.

Sembra la fine, la fine di tutto, di un gioco, di una passione, di tante idee e progetti che avevano frullato nella tua testa e che pare che proprio quelli debbano annientarti. Invece no, quando la passione sposa la determinazione, le storie hanno sempre un lieto fine. I due combattivi fratelli non gettano la spugna, ripartono dalla serie C1 e quasi in extremis riescono ad iscrivere una squadra che porta il nome del proprio sponsor, Autocarrozzeria Solla. Non ci sono titoli e trofei, ma c’è gioco, un’idea precisa e tanti, tantissimi gol, velocità e imprevedibilità con Fabrizio Cera, Daniele Zucca e un volto nuovo, Luca Tassi. Si arriva nelle prime posizioni nel (probabilmente) più competitivo campionato di serie C1 di sempre. La squadra chiude la stagione in positivo, dopo i durissimi Play off viene raggiunta una meritata promozione in B, l’esperienza in cadetteria, inizialmente buona, non prosegue secondo gli auspici dei due fratelli, purtroppo anche stavolta si perdono i pezzi strada facendo.

I due fratelli Fontanarosa hanno le spalle larghe, le precedenti esperienze li ha ulteriormente temprati, quindi si riparte da zero, e stavolta in tutti i sensi, dal 2015-16 si inizia la scalata dalla serie C2.

Passano intanto gli anni, dopo 7 campionati e tante formazioni costruite e ricostruite, ecco una nuova creatura, nasce Q-nata & Brew Bay Beer Fc. L’avventura nella quarta categoria del Quartu League è vissuta con piacere, anche se il sesto posto non rispecchia il potenziale della squadra: ci sono due fatti che Stefano e Massimiliano hanno apprezzato, cioè la bellezza di giocare il sabato pomeriggio e il fatto di aver trovato un nuovo bomber su cui costruire la squadra del futuro, ovvero Alessio Cadeddu. L’anno successivo, la società conferma lo sponsor di riferimento e decide di fare un doppio salto, passando così alla serie B, abbiamo un altro colpo di mercato, Pier Luigi Serreli, poi anche uno dei fedelissimi, Rodrigo Diez e il buon laterale Michael Dessì: i fratelli Fontanarosa dopo una discreta regular season, giungono alla fase finale carichi più che mai, dopo aver dominato nei quarti e in semifinale, perdono la finalissima contro Santana: purtroppo si ripete la medesima faccenda, sul più bello arriva la delusione. Sarebbe stato fantastico imprimere a fuoco il proprio nome nell’albo d’oro, poi in un Toto calcetto strapieno, gremito in ogni ordine di posti, trionfare in mezzo a quei colori, a quella musica… mah, però è stata una bella serata comunque.. e non si molla, no no: si sgretola tutto ma non la indefettibile convinzione e la scorza dura di chi ha la consapevolezza di farcela.

Ecco l’ennesima idea, un gruppo che si fortifica ulteriormente, per l’unità e i nuovi rinforzi già il nome è molto bello, Real Friends, con una semplice traduzione letterale dovremmo intendere “veri amici”, infatti questa unità e intesa che è tipica del sentimento amicale si traduce in campo, i frutti ci sono e caspita… la buttiamo così, in numeri: 18 vittorie su 18 incontri (mai successo in B e in nessun altra categoria in 16 anni), miglior attacco (abbiamo oltre a Daniele Marini, anche Marco Sireus e Gianluca Mocci) con 139 gol e 19 punti di distacco sulla seconda. Nella fase finale si dimostra che finalmente c’è una formazione pronta per far soffrire chiunque: infatti, la semifinale contro la plurititolata Consulenza Impresa viene persa solo ai rigori. In tutta la stagione, l’unica sconfitta sul campo avviene in Mr soccer Cup, contro Gc Edizioni, match giocato in formazione molto rimaneggiata.

La stagione successiva (2018-19) vengono generate due squadre, una per vincere il titolo, l’altra per puro divertimento, e così possiamo vedere con un sorriso, ricordando i bei tempi degli albori, i due fratelli, Stefano e Massimiliano, l’amico di sempre Roberto Campus e lo storico portiere Massimiliano Carta, tutti insieme in campo: un momento da immortalare è senz’altro quello della Vittoria per 17-5, contro circolo Mexicali: manca Campus per l’occasione, Massimiliano riceve un 8 in pagella e realizza ben 8 reti, grandi protagonisti anche suo fratello Stefano e Massimiliano Carta; la formazione che partecipa al campionato cadetto non vince niente, non era quello l’intento, d’altronde per i titoli c’è la prima squadra che annovera altri giocatori importanti, entrano in un gruppo ben collaudato anche Giovanni Argiolas, Luca Schirru, Andrea Torru, Bruno Piga e il giovane Davide Moro, uno dei grandi rivali della stagione precedente: morale della favola, scudetto con 16 successi in 18 partite, con lo scudetto al primo tentativo che bissa il campionato cadetto vinto l’anno prima, c’è solo un modo per spingere la propria ambizione (comprensibile) ancora oltre, vincere anche il titolo assoluto, centrando così l’accoppiata, ed eguagliando Falcon fitness, unica a riuscirvi nel lontano 2010.

Superare il primo turno non è difficile, contro una formazione non pretendente al titolo come atletico Toko, poi però c’è una grossa formazione di A da battere, quella Avicola Passerini che è già stata eliminata l’anno prima e che medita vendetta, Giovanni Argiolas e Daniele Marini impressionano tutti i presenti con il loro gioco estasiante, poi però occhio a non abbassare la guardia, c’è la matricola terribile, Tergam che ha tra le sue fila una vecchia volpe come Matteo Origa, sfida dura e superata con fatica, col gol decisivo nel finale di Giovanni Argiolas, la finalissima prevede un teatro insolito: per la prima volta in 15 anni, l’atto finale del Quartu League si disputa allo sporting San Francesco, davanti ad una folla oceanica si gioca contro Consulenza Impresa, la più abituata di tutte alle finali, l’atmosfera è bellissima, in contemporanea si giocano anche le finali del Cagliari League, è un tripudio di luci, fuochi, note e urla di incoraggiamento, all’ingresso in campo si sentono palpitare i cuori di tutti i protagonisti del match, 60 minuti di calcio a cinque meraviglioso, sì 60 minuti, perché nel momento più importante della stagione, dopo 11 anni di attesa, il Dio Eupalla ha deciso che non è ancora il tempo di gioire, quindi quell’attesa si protrae ulteriormente, il tiro libero trasformato da Mauro Corona porta il match ai supplementari, stavolta però non c’è nulla che neghi ai fratelli Fontanarosa di gioire, due intuizioni di Daniele Marini concludono nel miglior modo possibile la grande cavalcata, 5-3, Vittoria, trionfo, trofeo, anzi, trofei, scudetto+coppa, signori, centrato il Double, qualcosa di magico; al triplice fischio si nota in tutto l’impianto questo mega abbraccio collettivo, poi un grande plauso a loro, al binomio familiare, a Stefano e Massimiliano: questi due inguaribili calciofili, affetti da passione sconfinata, hanno raggiunto l’apice.

Non c’è traguardo più bello e gradito di quello che viene raggiunto dopo tante difficoltà, dopo un tempo che sembra interminabile, dopo cocenti delusioni e illusioni disilluse, dopo che, per un momento, cadendo nel fatalismo, pensi perfino che quel traguardo non lo raggiungerai mai, dopo che, se sei un guerriero, non molli, e quel momento lo raggiungi e lo vivi con una gioia indescrivibile.

Questo è il Quartu League amici, il traguardo è solo un dettaglio, un pretesto per raccontare gli uomini, quegli uomini che hanno scritto la nostra storia, se la nostra associazione prolifera e resiste nel tempo, è grazie a questi uomini, alla loro passione.

CONGRATULAZIONI, E ONORE A VOI, STEFANO E MASSIMILIANO.

Nicola Corongiu